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Ehi tu, sì proprio tu! Siediti qui vicino a me, che ti racconto una storia. Non una di quelle favole per bambini, no. Ti parlo di posti veri, dove il profumo della tradizione si mischia con l’odore del ragù che bolle da ore. Sto parlando delle osterie sui colli bolognesi, figliolo. Quei posti dove il tempo sembra essersi fermato, come una vecchia Cinquecento in panne su una strada di campagna.

1. Osteria dal Nonno: Dove le Galline Fanno le Uova d’Oro

Via di Casaglia, 62, Bologna

Immagina un posto dove le galline fanno uova così buone che potresti scambiarle per pepite d’oro. Ecco, l’Osteria dal Nonno è proprio così. Con un 4.2 su 5, basato su più chiacchiere di quante ne fa una comare in un anno (1548 per l’esattezza), questo posto è una vera istituzione.

  • Il giardino? Più bello di un quadro del Guercino, con una vista sui colli che ti fa venire voglia di scrivere poesie.
  • Le crescentine e le tigelle? Così buone che potresti usarle come cuscino per sognare sapori paradisiaci.
  • E la pinza con marmellata di mele e mosto d’uva? Roba da far resuscitare i morti per chiederne ancora.

2. Ca’ Shin: L’Osteria Che Ha Messo il Barbecue in Valigia

Via Cavaioni, 1, Bologna

Qui hanno fatto una cosa che neanche il più pazzo dei nostri antenati avrebbe immaginato. Hanno preso la tradizione bolognese, l’hanno messa in valigia, e l’hanno mandata in America a imparare il barbecue. Il risultato? Un’esplosione di sapori che ti fa girare la testa come dopo un bicchiere di lambrusco di troppo.

  • Il casolare? Ristrutturato meglio di come aggiusti la vecchia Vespa di tuo nonno.
  • L’orto? Più fresco di un tuffo nel Reno in piena estate.
  • I piatti? Un matrimonio tra Bologna e Texas che funziona meglio di Romeo e Giulietta.

3. Fienile Fluò: L’Osteria Dove le Mucche Ballano il Valzer

Via di Paderno, 9, Bologna

Se le mucche potessero parlare, ti direbbero che questo è il posto dove vorrebbero finire i loro giorni. Non per diventare una bistecca, ma per godersi il panorama! Il Fienile Fluò è quel tipo di osteria dove potresti tranquillamente dimenticare che esiste il resto del mondo.

  • La location? Più bucolica di un dipinto del Botticelli.
  • La cucina? Segue le stagioni meglio di un contadino con l’artrite.
  • L’atmosfera? Ti fa sentire come se fossi tornato ai tempi in cui i cellulari erano grosse scatole nere con l’antenna.

4. Il Boccone del Prete: Dove Anche i Preti Dimenticano i Loro Voti

Via Siepelunga, 56/4, Bologna

Ah, Il Boccone del Prete! Un nome che è tutto un programma. Qui anche i più devoti rischiano di peccare di gola. È quel tipo di osteria che ti fa pensare che forse, solo forse, il paradiso è un posto sulla terra.

  • L’ambiente? Elegante come un contadino la domenica a messa.
  • Le crescentine? Più soffici delle nuvole su cui si siedono gli angeli.
  • I vini? Una selezione che farebbe impallidire l’enoteca del Padreterno.

5. Trattoria Dall’Olio: La Tana Dove i Sapori di Una Volta Sono Ancora di Moda

Via Scandellara, 13a, Bologna

Con un bel 4.6 su 5 la Trattoria Dall’Olio è quel tipo di osteria sui colli bolognesi che ti fa esclamare “Ah, come si stava bene una volta!”. E sai una cosa? Qui si sta ancora bene come una volta.

  • La cucina? Più casereccia della pizza che faceva la tua bisnonna.
  • L’atmosfera? Ti senti in famiglia anche se sei più solo di un fungo nel deserto.
  • I prodotti? Così freschi che potresti sentirli belare o muggire se ci metti l’orecchio vicino.

Perché Scegliere un’Osteria sui Colli Bolognesi?

  1. Perché la vita è troppo breve per mangiare cibo triste, figliolo.
  2. Perché qui il tempo si ferma, e con lui anche le tue arterie (ma ne vale la pena).
  3. Perché ogni boccone è un abbraccio della nonna che non hai mai avuto.
  4. Perché il vino scorre più copioso dell’acqua del Po in piena.
  5. Perché qui, anche se sei solo, ti senti parte di una grande famiglia. Una famiglia un po’ matta, ma pur sempre una famiglia.

Consigli del Vecchio Saggio

  • Prenota, per l’amor del cielo! Questi posti sono più ambiti di un posto all’ombra in piazza Maggiore ad agosto.
  • Vai affamato. Molto affamato. Come se non mangiassi da una settimana.
  • Parla con i locali. Hanno più storie da raccontare di un libro di Poe, e sono molto più divertenti.
  • Assaggia tutto. Anche quello che non sai cos’è. Soprattutto quello che non sai cos’è.

L’Ultima Parola

Le osterie sui colli bolognesi, sono più di semplici posti dove mangiare. Sono macchine del tempo, portali verso un’epoca in cui il cibo era amore, il vino era allegria, e la compagnia era tutto. Quindi, che aspetti? Alzati da quella sedia, metti da parte il tuo aggeggio moderno, e vai a scoprire questi tesori. E ricorda: qui non si viene per mangiare, si viene per vivere!


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